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July 24, 2023

Da soli possiamo fare poco. Insieme possiamo fare molto.

La giornata di oggi, come vi avevamo anticipato, è iniziata poco più tardi. Abbiamo aspettato le 9:00 per capire se il terreno fosse adatto per terminare il lavoro oppure se avremmo dedicato la giornata al riposo. Verso le 9:30 ci confermano che il terreno di lavoro è inagibile per via della pioggia. Così svegliamo finalmente i ragazzi e le ragazze, facciamo colazione e poi andiamo tutti insieme a un albergo qui vicino (dove ci cucinano tutti i giorni) che ha molto più spazio e un'ampia spiaggia privata dove poter passare l’intera giornata. Ovviamente alla notizia che non saremmo andati a lavorare i ragazzi hanno esultato come fosse stato un gol dell’Italia al novantesimo in una finale dei campionati del mondo. Sono molto felici e va detto anche che, avendo lavorato 8 giorni di seguito in modo instancabile, se lo meritano tanto. Dopo un po’ di tempo libero sulla spiaggia (c’è chi gioca a calcio, chi chiacchiera e chi fa il bagno), facciamo venire tutti sulla riva del mare per iniziare i giochi preparati dai ragazzi dello staff: le Olimpiadi di Wecare. Questa idea nasce come un tentativo per creare più spirito di squadra tra i gruppi che costruiranno le case. In effetti, le 12 squadre in gara a queste Olimpiadi, corrispondono alle 12 squadre che costruiranno le case.

I giochi sono tanti: con la corda, con le biglie, il salto in lungo, la corsa a staffette, un gioco in cui devono prendersi una maglietta attaccata alla schiena, un test di cultura generale, e infine un gioco in cui devono segnare a porta vuota dopo aver fatto 10 giri intorno a un palo di legno.

All’inizio, all’idea di questi giochi, i ragazzi erano partiti facendo un po’ i “duri”, pensando fossero giochi da “sfigati”, insomma erano un po’ svogliati all’idea. Ma poi quello che succede è che, mano a mano che i giochi vanno avanti, sale la competizione ma soprattutto i ragazzi iniziano a divertirsi da matti. Si crea tanto spirito di squadra: le varie squadre fanno partire diversi tifi e ce la mettono tutta per vincere, anche perché alla fine verrà dato un premio ai vincitori (di cui non possiamo parlare). La cosa bella è che si rafforza sempre di più il pensiero che: "La forza della squadra è ogni singolo membro. La forza di ogni membro è la squadra." Le Olimpiadi finiscono per le 14:30 e potete immaginare quanto siano affamati i ragazzi. L’albergo che oggi ci ospita ha preparato per noi una buonissima frittura di pesce (i gamberi non mancano mai, diciamo che sono considerati come il riso in Perù: si mangiano sempre e ovunque), insalata e patatine fritte. Ovviamente i ragazzi divorano tutto e fanno addirittura più di un bis.

Un paio d’ore del pomeriggio sono destinate a rilassarsi: c’è chi dorme, chi legge sulla spiaggia, chi gioca, chi fa il bagno, chi fa addirittura surf e così via. Alle 18:00 ci mettiamo tutti seduti sulla riva per poter assistere alla Santa Messa e poter ascoltare la parola del giorno: oggi c'è il brano del Vangelo sulla zizzania. Nella vita interiore e morale non esiste il bianco e il nero - ovviamente c'è una distinzione tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato -, ma la realtà spesso è molto più complessa: dove c’è del bello, può esserci anche del brutto. Dunque, quello che c'è da fare, non è una banale e superficiale distruzione di tutto ciò che c'è , ma va fatto un discernimento e un paziente lavoro su se stessi per poter prendere ciò che c'è di buono e mettere da parte ciò che c'è di male che impedisce al bene di crescere.

Finita la messa abbiamo preparato un bel barbecue. Fare un barbecue da queste parti è tosto: è molto difficile trovare della buona carne (qualche giorno fa siamo dovuti andare a comprarla in un paese vicino al nostro) e in più i ragazzi sono tanti: parliamo di 120 persone. Questo però non impedisce che venga fuori una bellissima grigliata curata dai ragazzi dello staff e da alcuni ragazzi che si offrono volontari. L’atmosfera è molto bella: il tutto termina con una vera e propria festa in cui i ragazzi cantano, ballano e si divertono. La serata finisce alle 22:15: i ragazzi sono felici, sorridenti, soddisfatti (questo a dimostrazione che non serve per forza di cose fare le ore piccole per divertirsi) e soprattuto ricaricati per ricominciare con la costruzione delle case.