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Kibaya, Ruanda: 30 volontari per costruire una nuova aula scolastica
Siamo tornati a Kibaya, in Ruanda, un villaggio che ormai conosciamo come le nostre tasche eppure, ogni volta, riesce a sorprenderci. Con i suoi sorrisi, la sua gioia contagiosa e un’accoglienza che scalda il cuore.
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Un gruppo di 30 volontari adulti è appena arrivato qui per costruire una nuova aula scolastica, offrendo a tanti bambini uno spazio più sicuro e accogliente dove poter studiare. La scuola è il cuore del villaggio, un luogo che custodisce tanti sogni, speranze e curiosità, e poter contribuire a renderlo più accogliente è un’esperienza che tocca profondamente chi partecipa.

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Durante il loro soggiorno, oltre al cantiere, i volontari si dedicano a numerose attività: organizzano momenti di giochi e intrattenimento con i bambini, ridipingono le aule già esistenti con pitture pedagogiche, rendendo gli spazi più colorati e stimolanti, e aiutano a servire i pasti alla mensa della scuola. Ogni gesto, anche il più piccolo, diventa occasione per creare un legame, un'amicizia. La comunicazione passa attraverso il gioco, gli sguardi, gli abbracci: tutti i bambini parlano la lingua del villaggio, e i volontari conoscono solo qualche parola. Eppure, nonostante le differenze linguistiche, si riesce a capirsi, a condividere emozioni e a creare un’intesa silenziosa e sincera.
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Ma, come sempre, anche questa volta sono i bambini e le famiglie di Kibaya a costruire qualcosa dentro di noi: una riflessione semplice, ma profonda. Come mai chi ha così poco riesce a essere così felice? Come può la loro gioia, fatta di piccole cose, insegnarci a riconoscere ciò che davvero conta nella vita? Forse è proprio tra quei sorrisi e quegli sguardi pieni di fiducia, che si riscopre ciò che è davvero essenziale.
