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August 3, 2025

Famiglia

Alessandro Zimatore

Insegnano che quando si provano troppe emozioni tutte insieme, è meglio non scrivere. È meglio lasciar sedimentare il vissuto, per poi essere più lucidi. Per una volta questa regola verrà infranta, un po' perché questo è un diario di viaggio e qualcosa va scritta, un po' perché è stato così bello che sarebbe un peccato non cercare delle parole per raccontarlo.

La solita sveglia, posticipata di mezz’ora, e poi subito a lavoro, per finire le case e portare a termine la prima parte della missione. Ci riescono tutti. Nove case, per nove famiglie, per i bambini che si commuovono quando le vedono con i nastri e i palloncini. Anche oggi abbiamo finito alle 18, dopo l’inaugurazione e la benedizione di tutte le nuove abitazioni. Sono stati momenti molto toccanti. Lacrime di felicità, abbracci, sorrisi.

In albergo, prima di cena, è stato organizzato un aperitivo di gruppo bello ma anche atipico. Ognuno dei ragazzi ha parlato di una sua sofferenza, di qualcosa che lo rende felice e di come si immagina tra dieci anni. Mi ha sorpreso che nei quarantasei interventi ci sia stata sempre la parola famiglia.

Si soffre per la famiglia, si è felici per la famiglia e si sogna una famiglia.

Lo dicono i bambini del barrio, lo dicono i vostri figli.