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L'amore vero ci libera. Ci fa fiorire. Ci dà il coraggio di mostrarci nella nostra verità.
Oggi abbiamo ricevuto un regalo spettacolare: dopo dieci giorni di assenza totale, è tornato il sole. Lavorare sotto il sole non è sempre facile – ci si stanca di più, si suda, si cerca l’ombra, ma qualcosa cambia. Poter stare in maglietta, vedere oltre la collina, scorgere le montagne che ci circondano, il verde che riempie i campi in lontananza… tutto acquista un’altra prospettiva. Anche il contrasto tra i modi diversi in cui vivono tante persone qui sembra più evidente. E poi arriva il tramonto: siamo vicinissimi all’oceano, e tutto questo spettacolo della natura non fa che trasformare un lavoro faticoso in qualcosa di ancora più bello.
Dopo la prima colazione, ci ritroviamo in auditorio per la terza e ultima conferenza del viaggio. È quella che raccoglie il filo del nostro percorso, ma che, in fondo, non riguarda solo questi giorni: riguarda l’intera esistenza umana. Parla di ciò che muove tutto e che dà senso a ciò che facciamo: l’amore.
E come accade quando si parla di felicità, anche sull’amore il rischio di cadere nella banalità è alto. Forse perché se ne parla tanto… ma troppo poco in profondità. Spesso lo si tratta con leggerezza, come qualcosa di accessorio, quasi superficiale. Se ne parla molto, sì, ma raramente nella sua forma più vera, più essenziale. Eppure, è proprio da come viviamo l’amore, da come lo accogliamo, lo doniamo, lo riconosciamo, che si gioca la pienezza della nostra vita. Possiamo avere tutto: opportunità, successo, salute, perfino abbondanza materiale… Ma se nella nostra vita manca l’amore, manca tutto. Perché una vita piena di cose, ma senza amore, è in fin dei conti una vita terribilmente vuota.
L’amore, dicevamo, è il filo conduttore della nostra esistenza: siamo fatti per l’amore, e dall’amore. Se è autentico, l’amore è incondizionato, non ammette “però”, è un senza “se” e senza “ma”. Non si guadagna con il merito, non si conquista come un trofeo: se così fosse, sarebbe solo una moneta di scambio, qualcosa di condizionato da ciò che si riceve in cambio. Il vero amore, invece, è gratuito. È libero, consapevole, è una scelta libers che nasce dalla conoscenza profonda dell’amato. Perché nessuno può amare davvero ciò che non conosce.
L’amore ci libera. Ci fa fiorire. Non ci fa vergognare di ciò che siamo, anzi: ci dà la forza, il coraggio di mostrarci nella nostra verità, anche nei lati più bui, quelli che spesso nascondiamo per paura del giudizio o del rifiuto. L’amore autentico non ha nulla a che fare con il controllo o il possesso: quelle sono solo maschere dell’insicurezza, della mancanza di fiducia, del bisogno di ridurre l’altro a qualcosa da gestire, invece che da accogliere.
L’amore di cui il nostro cuore ha davvero bisogno è un amore che non esige un merito, ma soprattutto un amore “per sempre”, un amore che ci garantisca un esserci sempre e che non conosca abbandono. Concludiamo questa riflessione con i ragazzi, lasciando aperti gli spunti per guardarsi dentro: Di quale amore vuoi nutrire la tua vita? Come vivi l’amore nel presente? E soprattutto, ami davvero te stesso?
Arrivati a La Florida verso le 10, ci dividiamo nei vari gruppi e la gara ha inizio. L’obiettivo della giornata è posare tutti i pavimenti e chiudere almeno due delle tre stanze di ogni casa. Il ritmo dei gruppi dipende da diversi fattori: quello umano sicuramente pesa molto, ma anche le condizioni del terreno fanno la differenza. C’è chi fatica a livellare il terreno per far sì che i pavimenti risultino perfettamente dritti, e chi invece lavora con grande rapidità e precisione.

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A fine giornata, 9 case su 10 hanno non solo tutti i pavimenti posati, ma anche almeno due stanze chiuse. Qualche gruppo è riuscito addirittura a completare tutte le stanze.
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Nel viaggio di ritorno, ci regaliamo un tramonto spettacolare: il sole che lentamente si immerge nell’oceano.
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