
Latitanti
Mi scuso con tutti voi per la latitanza. Mi scuso per la brevità del diario di mercoledì e per l’assenza di quello di ieri. Sono stati giorni belli e impegnativi.
Ritorniamo un attimo a mercoledì: ultimo giorno di lavoro a Tucuman. Abbiamo portato a termine la costruzione di tutto il secondo blocco di case. Nove famiglie adesso hanno finalmente una casa.
Abbiamo lavorato fino alle 18, poi c’è stato il momento delle benedizioni ed è stato molto toccante. Padre Jesus, in ogni abitazione, ha raccolto i volontari e le famiglie per citare un passo del Vangelo e per pregare insieme.
È stato incredibile sentirsi parte di un progetto comune: costruire una casa, significa anche dare la possibilità alle famiglie di credere in un futuro migliore, per loro, e soprattutto per i loro figli.
Lacrime, sorrisi, abbracci e poi tutti nel piazzale a fare la foto di gruppo, prima che il sole si nascondesse dietro le montagne.
Dopo cena i ragazzi hanno avuto l’occasione di salutare i coetanei argentini, con i quali hanno lavorato e passato questi giorni.
Giovedì, sveglia alle 5 per prendere l’aereo per Buenos Aires, dove intorno alle 11 e 30 abbiamo raggiunto la casa di ritiro. Poi finalmente la sorpresa: i ragazzi dello staff hanno organizzato un asado. Nel pomeriggio abbiamo visitato due quartieri iconici della città: la Boca e Palermo. Stremati, siamo tornati a casa per cena. Il tempo di mangiare e tutti erano nelle loro stanze per ricaricare le batterie per il giorno seguente.
Ed eccoci finalmente a venerdì, l’ultimo giorno di lavoro. Insieme a dei ragazzi del posto, abbiamo scavato dei canali per favorire lo scarico all’interno del barrio. Dopo un pranzo veloce, siamo ritornati in albergo, dove i ragazzi hanno avuto il tempo per le riflessioni di gruppo, e per scrivere una lettera a loro stessi. Una lettera che conserveremo noi per loro e che ci potranno chiedere quando avranno il desiderio di sapere cosa avevano scritto quel venerdì di agosto a Buenos Aires.
Stiamo per andare in un ristorante tipico della città, fuori fanno meno di dieci gradi. C’è un’ottima visibilità: si vedono la luna e le stelle.
Siamo giunti alla fine di questa esperienza e di questo diario. Grazie a chi lo ha letto e a chi lo leggerà.