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Quando il tempo non si spreca, ma si dona
La nostra partenza si avvicina. Per il gruppo A, è la prima volta — dopo ben 11 mattine di sveglie puntuali — che si sente davvero la stanchezza… e come lo capisco? Per la prima volta iniziamo le attività con 15 minuti di ritardo! Niente di grave, anzi. Ne approfitto proprio per sottolineare ai ragazzi quanto siano stati incredibili finora: in tutti questi giorni, abbiamo praticamente sempre iniziato in perfetto orario.
Il gruppo B, invece, da qualche giorno fatica un po’ di più. La struttura dove alloggiano è più grande e dispersiva, e questo rende più difficile assicurarsi che tutti vadano a dormire a un orario decente (e con “decente” intendiamo entro le 23:30, non alle due del mattino!). La stessa struttura complica anche il risveglio e il tragitto fino al punto in cui iniziamo le attività quotidiane.
Ieri sera e questa mattina, gruppo per gruppo, ci siamo presi un momento per ringraziare e fare i complimenti a tutti per il lavoro svolto in questi due giorni. Lo scarico dei materiali è stato davvero epico, per entrambi i gruppi. I ragazzi lo sanno meglio di chiunque altro: hanno dato tutto. E lo hanno sentito anche il giorno dopo, con gli avambracci e le cosce indolenzite dal peso trascinato su e giù per le baraccopoli e lungo i sentieri in salita. Ma anche ieri sono stati straordinari.

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Il gruppo A ha completato tutte le case nella prima giornata di costruzione — tetti esclusi — stabilendo un vero e proprio record! Il gruppo B è andato un po’ più a rilento, ma ha vissuto un momento davvero emozionante. Verso fine giornata erano arrivati quasi tutti i nostri mini pullmini, ma ne mancavano ancora due. Per motivi logistici, non potevamo far partire gli altri in anticipo. Quando i ragazzi, ormai pronti a salire sui mezzi, hanno capito che avrebbero dovuto aspettare altri 15 minuti, si sono guardati e hanno detto: “Come? Abbiamo altri 15 minuti? Allora riusciamo a chiudere un’altra stanza!” E sono tornati subito al lavoro, senza pensarci due volte. Due squadre hanno ripreso in mano gli attrezzi e sono corse su per la montagna, dirette verso le loro casette. Le altre non sono rimaste a guardare: senza dire una parola, hanno preso le cassette degli attrezzi e si sono lanciate anche loro su per il sentiero, decise a chiudere un’altra stanza prima di rientrare. È stato un momento davvero emozionante. Un gesto spontaneo che ci ha riempito — ancora una volta — di orgoglio per questi ragazzi.

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Iniziamo in entrambi i cantieri tra le 9:00 e le 9:30. L’obiettivo della giornata è ambizioso. Nel gruppo A puntiamo a completare tutto tranne le finestre: montare la struttura del tetto, posare il telo isolante, fissare le lamiere e verniciare. Il gruppo B invece mira a chiudere i tetti, rimandando vernice e finestre a domani.


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Come dicevamo anche ieri, ogni casa — ogni squadra — è un mondo a sé. Durante la giornata lasciamo che i ragazzi lavorino con il loro ritmo e secondo le loro dinamiche. E, sia chiaro, non potremmo davvero chiedere di più: l’impegno e l’entusiasmo che mettono in quello che fanno sono straordinari. Con il passare delle ore, ogni casa prende forma. E Cañete ci regala anche qualche raggio di sole, più o meno dalle 11 fino alle 14:30, poco dopo la ripresa dei lavori post pausa pranzo. Il gruppo B rientra a casa verso le 17, mentre il gruppo A resta in cantiere fino alle 18. Questo perché prima di cena, il gruppo B avrà la riflessione di gruppo sul tema dell’amore, mentre per il gruppo A si terrà dopo cena.
Alla fine della giornata, il bilancio è più che positivo. Un paio di case del gruppo A hanno già il tetto completo e sono state completamente pitturate. Altre cinque hanno più della metà del tetto montato e la vernice già stesa su tutte le pareti. Solo una è rimasta un po’ indietro: ha chiuso il tetto di una sola stanza e non ha ancora iniziato a verniciare. Domattina ci sarà da completare le stanze rimanenti, terminare la vernice dove manca, montare le finestre e curare gli ultimi dettagli. Il gruppo B, invece, ha iniziato a posare i tetti su tutte le case, ma ha deciso di rimandare completamente la pittura a domani. E va benissimo così, perché le benedizioni delle case del gruppo A sono previste per le 12:00, mentre quelle del gruppo B saranno alle 14:30.
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