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Un ultimo giorno per dare tutto
L’ultimo giorno di lavoro è arrivato. Questa mattina i ragazzi si sono svegliati con una forte voglia di andare a lavorare, determinati a concludere i progetti iniziati ormai dieci giorni fa. La stanchezza si è fatta sentire più che mai: dopo tanti giorni di lavoro fisico, incontri, emozioni e ritmi intensi, il corpo ha cominciato a chiedere un po’ di tregua. Ma il cuore, come sempre, ha spinto avanti.
In entrambi i cantieri, i ragazzi hanno cercato con tutte le forze di portare a termine il lavoro. Non tutto è stato completato, ma hanno dato tutto ciò che potevano, con passione, impegno, amore, gioia… e anche qualche momento di fatica e difficoltà. Domani ci sarà l’inaugurazione in entrambi i luoghi, e sarà il momento in cui vedranno il frutto concreto del loro servizio: non solo pareti dipinte o spazi sistemati, ma legami costruiti, sorrisi condivisi e cuori cambiati.

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È stata, a tutti gli effetti, una giornata “normale” nella sua struttura, ma profonda per tutto ciò che rappresentava: l’ultimo giorno di missione, l’ultima fatica, l’ultima occasione per donarsi. La serata ha avuto un sapore speciale: per concludere questo viaggio straordinario, i ragazzi hanno partecipato a una messa finale, semplice ma intensa, in cui ognuno ha potuto raccogliere tutto ciò che ha vissuto e restituirlo con gratitudine.
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Poi, come in ogni festa che si rispetti, c’è stata una cena con musica dal vivo: una band ha suonato ritmi brasiliani, e tutti si sono lasciati andare tra balli tipici come la samba, risate, abbracci e una gioia contagiosa che riempiva l’aria. Un momento molto bello è arrivato proprio da loro: i ragazzi hanno condiviso quanto sono felici del percorso fatto.
L’assenza del telefono, all’inizio magari vissuta con un po’ di timore, si è rivelata una delle maggiori ricchezze di questa esperienza. Ha permesso di vivere a pieno ogni giornata, ogni sguardo, ogni incontro, ogni silenzio. Hanno potuto fare riflessioni personali, momenti di ascolto di sé, ma anche momenti di condivisione profonda in gruppo, che hanno dato un significato ancora più grande a tutto ciò che è stato vissuto. E, soprattutto, sono nati legami veri.
Amicizie pure, senza filtri, senza schermi. Hanno avuto il tempo e lo spazio per guardarsi negli occhi e conoscersi davvero. Questo, più di ogni altra cosa, resterà con loro.
Ora sono tutti molto contenti, ma anche un po’ tristi. Tristi perché questa esperienza volge al termine, ma con il cuore pieno di gratitudine e con la certezza che, dentro ognuno di loro, qualcosa è cambiato per sempre.