Un’esperienza che cambia la vita: una testimonianza da leggere

Da inizio settembre sono aperte le pre-iscrizioni per le esperienze di volontariato all’estero di Wecare. Ma perché partire? Perché affrontare viaggi così lontani? Probabilmente solo chi ha vissuto queste esperienze in prima persona può comprenderne appieno il valore: l’arricchimento personale, la crescita interiore e l’impatto concreto che una sola persona, figuriamoci un intero gruppo, può avere nella vita di comunità spesso dimenticate e abbandonate a se stesse.

Esiste nel cuore di ogni uomo e donna, sin dal momento in cui viene chiamato all’esistenza, un desiderio di bene, di verità e di bellezza. Questo desiderio ha bisogno di canali concreti per diventare vita, e uno di questi canali può essere proprio un’esperienza di volontariato all’estero. Ma non si tratta solo di un'esperienza di volontariato, è molto di più: è un’esperienza di vita, capace di farci crescere su più fronti, dalla conoscenza di noi stessi, al lavoro di squadra, al comprendere il valore di ogni aspetto della nostra vita, non solo quello materiale, ma la salute, i nostri affetti, la persona che siamo. Certo, si potrebbe pensare che chi scrive è di parte, ed effettivamente lo sono, ma questa è solo una scusa per condividere con voi una testimonianza autentica, scritta da uno dei partecipanti a un mese dal rientro:

“Oggi preso dalla malinconia del Perù sono andato a rileggere i blog sulla nostra esperienza e non ho potuto fare a meno di commuovermi nel ricordare quei momenti. Era da quando sono tornato che avevo l’idea di scrivervi per ringraziarvi ma alla fine non l’avevo mai fatto. Voglio ringraziarvi non solo per l’esperienza che ci avete fatto fare che porterò sempre dentro ma anche, e soprattutto, per il contesto che voi di Wecare siete riusciti a creare. Prima di partire ero scettico su come sarebbe stato, probabilmente perché impaurito dall’esperienza che mi sembrava più grande di me ma una volta lì mano mano che passava il tempo mi accorgevo sempre di più di quanto quella esperienza mi stesse cambiando, aiutando a scoprirmi e a posteriori posso dire veramente che è stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita.
Non parlo solamente della possibilità di dare una mano reale a delle persone in difficoltà ma del modo in cui grazie alle riflessioni di gruppo e alle parole sempre perfette nelle conferenze sono riuscito a mettere in qualche modo in dubbio me stesso, a scoprirmi fino in fondo e a vivere veramente sentendomi pieno.
Per me è stato un momento di grandissima crescita soprattutto per il fatto che non conoscevo nessuno quando sono partito. Ma è stata proprio questa difficoltà iniziale che mi ha permesso di superare le mie paure e di stringere poi rapporti che per me, per quanto adesso distanti, sono importantissimi e porterò sempre dentro; sono riuscito a essere veramente me stesso, ad aprirmi grazie alle vostre riflessioni di gruppo e a non aver paura di mostrarmi, come penso abbiano fatto anche gli altri.
Ricordo che il primo giorno mi sentivo molto solo perché non conoscevo nessuno ma andando a fare colazione mi avete salutato per nome; questa cosa mi aveva tranquillizzato perché nonostante non conoscessi nessuno mi avete fatto capire che avevo anche io il mio spazio in mezzo a quelle persone che allora non conoscevo.
È anche per questo che vi voglio ringraziare perché con questi gesti siete riusciti a essere da subito vicini a ognuno di noi, facendoci sentire apprezzati; per essere stati sempre aperti al confronto e probabilmente proprio grazie a queste cose e per la stima e l’ammirazione che noi tutti avevamo nei vostri confronti che  le vostre parole riuscivano ogni volta a colpirci tutti, a farci riflettere e a scavarci nel profondo.
Per me è stata un’esperienza che rimarrà indelebile e spero di avere la possibilità di rifarla l’anno prossimo sperando anche di rincontrare gli altri ragazzi.
Grazie di tutto.”

Se vuoi conoscere le destinazioni del 2026 visita la sezione dedicata alle esperienze all'estero.

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