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August 6, 2025

Vita condivisa: 42 persone, un solo tetto, infinite sfide

Fernando Lozada

Dopo 4 giorni a Assamba Assi possiamo dire di aver preso il ritmo. Il dover stare dietro a tutto ciò che riguarda la nostra vita in comune riduce molto il tempo dedicato al lavoro, ma questo non è affatto un problema, perché come detto altre volte fa anche parte dell’esperienza il solo fatto di stare insieme, fare le cose di casa insieme, saper organizzarsi e saper venirsi incontro vista la grande varietà di personalità e personaggi, usi e abitudini, modi di vedere le cose.

Così si “scontrano” le personalità più sistematiche o organizzate con quelle più “facilone” o che magari hanno bisogno di meno strutture per fare, anche bene, le cose. Si scontrano anche le personalità più flessibili con quelle meno flessibili, come quelle abituate a fare e quelle che sfuggono in ogni modo o alla fatica o, forse meglio mettarla così, alla monotonia di un compito. Certo delle volte si fa fatica a fare la stessa cosa per più di un'ora, il che non è affatto una cosa positiva. Ci sono poi le personalità che sono tranquille facendo proprio ciò che il proprio compito richiede, e chi va oltre, personalità più intraprendenti che dove vedono una possibilità la trasformano in qualcosa di reale. Penso che in questo senso il tempo africano aiuti molto, intendendo tempo come ritmo di vita. I momenti morti o comunque quelli in cui si sfugge ai compiti affidati, diventano uno spazio di creatività, spinta anche dai diversi bisogno che sorgono dal vivere in 42 in una sola stanza.

Ecco forse la parte più tosta del vivere insieme, almeno per ora, sia quello della sera. C'è chi va a dormire alle 21, e chi invece arriva a mezzanotte, dove aver fatto un po' di casino. C'è chi vorrebbe chiacchierare con la luce accesa in stanza e chi vorrebbe subito dormire. Chi ride fino a tardi, chi prova a fare qualche scherzo notturno (chiaramente non gradito nè dalle vittime nè da quanti proviamo a dormire), chi parla nel sonno e ovviamente chi russa come se fosse un trattore, me compreso. Poi la ciliegina è di chi russa come un trattore e in più ha la tosse, per niente secca, creando una combinazione devastante per sé stesso e per il riposo notturno.

A tutte queste difficoltà del sonno dobbiamo aggiungere che i nostri materassi mettono veramente alla prova le nostre fragili schiene, abituate a ben altro, facendo che molti di noi, finiamo per svegliarci a metà notte non tanto perché riposati ma per il male che può fare la schiena. Infine, la temperatura, quella tosta scelta fra far passare un po d’aria pur di non morire dal caldo e il rischio di far entrare creature strane. La verità è che di zanzare non ce ne sono tantissime, anzi, ne abbiamo “viste” ben poche. “Preoccupa” di più la presenza di cavallette, ragni, e altri animali strani che puntualmente spingono le ragazze a urlare come se avessero visto un morto in vita.

Iniziamo a lavorare verso le 9:30, mentre il team pranzo lava e prepara tutta la cucina. Un gruppo di ragazzi va in supporto della mensa dei bambini, un altro gruppo gioca effettivamente con i bambini mentre un gruppo è presente nel cantiere, portando avanti diversi compiti necessari per la costruzione dell’aula: fare il cemento a mano, che oltre a una bella prova per i propri muscoli è una super prova per la propria schiena. Poi c'è da costruire le strutture in metallo che fungerà da colonne e che al loro interno conterranno cemento e pietre.  Chi con pala in mano continua il lavoro di spianamento e preparazione delle buche dove ci saranno le colonne.

Poi ogni giorno verrà creata una Delta Task Force per compiti speciali e trasversali. Si direbbe dal nome che è un premio per i più forti, e forse più forti lo sono, ma soprattutto sono quelli, nel caso di oggi, che più casino hanno fatto ieri sera. Da buona Delta Task Force iniziamo con un mini workout per riscaldare, e poi cominciano i vari compiti. C'è da pulire i bagni e riempire tutti i secchi che abbiamo con acqua pulita: quelli dei bagni, quelle per le docce e quelli per la cucina. La Delta Task Force ha un ruolo importantissimo! Poi sono destinati a giocare per un po' con i bambini. Infine, hanno il compito di pulire tutto quanto circonda l’aerea in cui viviamo, raccogliendo la spazzatura per terra, cibo avanzato che non sappiamo come sia finito lì, forse qualche animale notturno, e soprattutto le centinaia di mozziconi buttati per terra. Ho chiesto ai ragazzi come mai fumano se in Italia, ad alcuni di loro, non ho mai visto fumare, e la risposta è che non avendo nè il cellulare nè porcherie da mangiare, è per loro come una via di sfogo.

Il pranzo di oggi è spettacolare, pasta con pomodori e tonno, e pur consapevoli di mancare al bon ton, aggiungiamo un bel po' di parmigiano. Diamo qualche tempo per il riposo, c'è chi dorme e chi gioca a burraco, che si prende un bellissimo caffè solubile mentre chiacchiera. Ma per le 14:30 siamo tutti nuovamente al lavoro. La Delta Task Force deve riempire nuovamente i vari secchi d’acqua e assicurarsi che in bagno non ne manchi, per poi cercare un po' di legna per il falò della sera. E poi c'è chi gioca con i bambini e chi sta in cantiere.

Alle 17:30 dividiamo i maschi dalle femmine. I maschi giocano a calcio e poi si mettono a cucinare e apparecchiare, le ragazze invece vengono divise in tre gruppi e iniziamo con i gruppi di riflessione.

La notte si svolge come sempre, falò, cena intorno al falò, tanti canti a squarciagola con una serata dedicata agli Oasis, invidiando un po chi ha la fortuna di partecipare a uno dei suoi concerti in queste notti!