
Wecare alla Milano Marathon: 7 squadre, un solo obiettivo
Lo sport è da sempre un pilastro nei progetti di Wecare. Perché lo sport unisce, accorcia le distanze e crea comunità. È un potente strumento di crescita e inclusione, soprattutto dove ce n’è più bisogno: nelle baraccopoli del Sud America, per esempio, dove la costruzione di campi sportivi ha trasformato spazi abbandonati in luoghi di libertà e sicurezza per tanti bambini e ragazzi. In questi luoghi, un campo da calcio può diventare l’unico spazio sicuro per crescere lontano dalla strada. E nel villaggio africano dove operiamo, un campo sportivo può essere uno strumento di aggregazione e un prezioso spazio di svago e gioco per i bambini, offrendo loro un’opportunità per socializzare e svilupparsi in un ambiente sicuro e stimolante.
Lo sport è un linguaggio universale che, ovunque, unisce, fa crescere e può aprire nuove strade. Per questo, in molti dei nostri progetti, è al centro di ogni iniziativa. E anche a Milano, lo sport è diventato uno strumento di solidarietà concreta.
Il 6 aprile 2025, durante la Milano Marathon, 7 squadre composte da runner di diverse età, tutte persone che negli anni sono state coinvolte nei nostri progetti e che sono a noi vicine, hanno corso con e per Wecare. Indossando la nostra maglia, hanno scelto di sostenere le famiglie in difficoltà della città di Milano, con l' obiettivo comune di raccogliere fondi per i progetti che aiutano chi vive in condizioni di disagio.

Non è stato necessario essere atleti professionisti: ognuno ha corso secondo le proprie possibilità, percorrendo distanze diverse, dai 6 ai 13 chilometri. Ognuno ha dato il massimo, con entusiasmo e determinazione, dimostrando che la vera forza sta nella volontà di esserci, di partecipare, di mettersi in gioco per gli altri.
I nostri runner non hanno dunque partecipato solo per la sfida sportiva, ma per qualcosa di molto più grande: correre per chi non può farcela da solo. Hanno corso con le gambe, ma sopratutto con il cuore pieno di motivazione, pensando a chi ogni giorno affronta maratone ben più dure: quelle della povertà, della solitudine e della mancanza di opportunità.
Insieme, abbiamo raccolto 7.428 euro. Grazie a chi ha corso, a chi ha donato e a chi ci ha incoraggiato lungo il percorso. Quel traguardo, quella domenica, lo abbiamo tagliato tutti insieme. Perché la solidarietà è l’unica corsa in cui non vince chi arriva prima, ma chi non lascia indietro nessuno. È l’unica gara in cui vince chi aiuta gli altri ad arrivare.